Gela. E’ un capitolo praticamente infinito e molto pesante per le casse del Comune. Gli espropri “allegri” del passato sono ancora dietro le porte degli uffici municipali. Tornano regolarmente a farsi sentire. Ex proprietari di terreni espropriati per lavori pubblici, ma anche per la costruzione di complessi residenziali, attendono di ricevere le indennità mai percepite. Nel lungo elenco, c’è anche la vicenda dei terreni di contrada Olivastro, espropriati per consentire la realizzazione delle villette dell’associazione di comprensorio “Due Emme”. Uno degli ex proprietari ha scelto, attraverso l’avvocato Calogero Giardina, di rivolgersi ai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, così da ottenere una somma calcolata in non meno di 80 mila euro. Ammontare maturato nel corso del tempo, senza che ci sia stato un adempimento da parte del municipio. L’ex proprietario ha citato in giudizio anche l’associazione di comprensorio.
Palazzo di Città non ha dato seguito neanche ad una sentenza dei giudici del Tar Palermo, in parte favorevole agli ex proprietari di un’altra area, sempre espropriata in passato. Senza aver ricevuto l’indennità e in mancanza della restituzione dei terreni, hanno proposto giudizio di ottemperanza e il Comune, che non si è costituito, è stato condannato ad adempiere. Se non lo farà, verrà nominato un commissario.