Gela. Con il suo ultraleggero Storm 300 ha spiccato il volo ieri mattina dal campo “Airone” situato nella piana di Gela.
Per il medico gelese Giuseppe Alabiso quello di ieri è stato l’inizio del sogno, un lungo viaggio verso Capo Nord alla ricerca di quel record mondiale di volo in solitaria che da tempo voleva realizzare. Sul muso del velivolo aveva il logo della città del Golfo, sulla coda, invece, la scritta “Jesus Inside”, il nome scelto per quest’impresa seguita in massa da tanti appassionati e amici presenti ieri sulla polverosa pista di volo dell’entroterra. Un rapido saluto a tutti e poi il decollo. Due voli radenti sulle teste di chi, con ammirazione e trepidazione, ha voluto seguire da vicino quel momento storico. Prima tappa Nettuno e poi via verso la Croazia, Slovenia sino alla prima delle diciotto tappe prevista in Polonia. Un viaggio da solo, dunque, per sfidare il record mondiale ma anche per far conoscere il nome della città di Gela. Un volo verso Capo Nord, “verso la luce” come lui stesso l’ha definito: “Un viaggio nei luoghi in cui la luce è perenne, dal buio del mio passato alla luce che oggi vive dentro e fuori di me. Una testimonianza di fede, di come un uomo possa, al di là del tempo, vivere la capacità e la possibilità di spostare le montagne oppure di attraversare l’Europa da solo”. L’impresa del medico terminerà il 28 luglio con il rientro a Gela previsto per le 15.