Gela. Adesso, è un progetto “di interesse comune” che ha ottenuto l’approvazione del Parlamento Europeo. C’è anche il gasdotto Gela-Malta nell’elenco delle infrastrutture prioritarie che è passato dal vaglio dell’aula a Strasburgo. In totale, l’ex Commissione Juncker aveva messo insieme trentadue progetti che riguardano soprattutto le forniture di gas. Così, insieme al Tap che collegherà il Mar Caspio alla Puglia e all’Eastmead, che da Cipro arriva in Salento, è previsto un gasdotto che connette le coste locali con quelle maltesi. Da tempo, le autorità dell’isola dei giganti hanno avviato l’iter preliminare e sopralluoghi sono stati effettuati anche lungo la sponda locale. Il gasdotto dovrebbe passare a poca distanza dall’area protetta del Biviere e ovviamente dovranno essere attuate precauzioni e adeguamenti delle tavole tecniche. Malta punta forte sul gas e lo aveva fatto capire già ai tempi della giunta Messinese. Non è stato un voto unanime quello espresso dagli europarlamentari, dato che c’è stato il no del Movimento cinque stelle e dei Verdi, contrari ad una strategia continentale ancora troppo dipendente da fonti fossili.
I parlamentari dei due gruppi ritengono che la lista lasciata dalla Commissione Juncker violi l’obiettivo del Green deal, tutto incentrato sulle fonti rinnovabili. Con il sì dell’aula, il gasdotto Gela-Malta rientrerà tra le opere finanziabili dall’Unione Europea.