Gela. Non era lui il responsabile di quel punto vendita, che al momento dei controlli condotti dalla guardia di finanza era chiuso da ormai un mese. E’ arrivata l’assoluzione per l’ex dipendente di un supermercato, avviato lungo la Gela-Manfria. Durante accertamenti condotti dai finanzieri, finalizzati al contrasto del lavoro nero, vennero scoperti prodotti scaduti e merce non più idonea alla vendita. C’era il dipendente all’interno del market ed è poi finito a processo. La difesa, sostenuta dall’avvocato Vittorio Giardino, ha dimostrato la totale estraneità alla gestione dell’attività commerciale da parte dell’imputato, un licatese che lavorava nella struttura. Inoltre, la merce scaduta non sarebbe mai stata messa in vendita, così ha spiegato il legale, dato che era in atto un passaggio di marchio, che avrebbe determinato un totale ricambio tra gli scaffali, prima della riapertura.
Elementi condivisi dal pubblico ministero Pamela Cellura, che ha chiesto a sua volta l’assoluzione, ribadita dal dispositivo letto in aula dal giudice Miriam D’Amore.
