Gela. E’ stata ratificata, davanti al giudice civile del tribunale Stefania Sgroi, la desistenza sull’istanza di fallimento che l’associazione “Airone” ha deciso di attivare nei confronti della cooperativa “Agroverde”. L’associazione, che ha perso l’area dell’aviosuperficie gestita nei terreni espropriati per l’avvio dei cantieri del polo “Ciliegino” (mai veramente partiti), ha scelto di bloccare l’azione, dopo aver raggiunto una prima intesa con “Agroverde” e con i legali che assistono la cooperativa, da anni al centro di polemiche e approfondimenti giudiziari per via di un maxi progetto che ad oggi è rimasto solo sulla carta. Con la desistenza, avallata anche dal liquidatore dell’associazione “Airone”, l’avvocato Giuseppe Nicosia, la procedura di fallimento viene stoppata. Sono tanti gli ex proprietari delle aree espropriate e i creditori che attendono il saldo completo da “Agroverde”, che nel caso di “Airone” ha stipulato un accordo per la garanzia dei pagamenti. La coop del presidente Stefano Italiano è assistita dagli avvocati Ferdinando Maurelli e Graziano Cascino, che hanno preso atto della desistenza, dopo aver definito l’intesa con la controparte.
Nei prossimi giorni, il collegio emetterà il provvedimento che rende efficace l’esito. Il caso che ruota intorno al maxi investimento mai realizzato, però, è tutt’altro che chiuso e anche l’amministrazione comunale dovrà prendere una posizione chiara.