Gela. Coinvolto nell’inchiesta “Leonessa”, che ha fatto luce su un presunto giro di truffe all’erario, per conto però della stidda, un consulente gelese ha subito anche il sequestro di una somma superiore agli ottomila euro. Sono stati i pm della procura di Brescia (che hanno coordinato questo filone di indagine) a disporlo. I soldi, però, gli devono essere restituiti. Il gip lombardo ha accolto le richieste del difensore, l’avvocato Angelo Cafà. Il legale ha sostenuto l’assenza dei presupposti di indagine a giustificazione del sequestro. Anche il gip ha riscontrato la sussistenza delle condizioni per lo sblocco delle somme ed ha emesso un provvedimento favorevole.
L’indagine “Leonessa”, che ruota intorno soprattutto agli affari dell’imprenditore Rosario Marchese, è ancora in corso ed è praticamente parallela a quella ribattezzata “Stella cadente”.