Gela. Tra le vicende che hanno portato al processo, c’è una presunta aggressione ai danni di alcuni tesserati del Messina, risalente al match del campionato di serie D del gennaio di due anni fa. Davanti al giudice Ersilia Guzzetta, è stato aperto il dibattimento che coinvolge anche gli ex vertici del Gela, gli imprenditori Angelo Mendola e Manuele Mendola. Il parapiglia generale, almeno secondo quanto ricostruito dai pm della procura e dai poliziotti del commissariato, sarebbe scoppiato negli spogliatoi dello stadio “Presti”, all’intervallo tra primo e secondo tempo. Almeno un dirigente del Gela e alcuni componenti dello staff tecnico sarebbero entrati in quelli usati dalla formazione peloritana. Ci sarebbero state minacce e poi lo scontro. Alla fine, un tesserato messinese avrebbe subito ferite, anche se la prognosi finale non superò i sette giorni.
Non c’è stata nessuna costituzione di parte civile. La dirigenza del Gela ha sempre escluso la versione fornita dagli ospiti. Il procedimento (che coinvolge in totale quattro imputati) riguarda inoltre la presunta violazione delle misure imposte ai vertici societari gelesi. Il pm Tiziana Di Pietro e i difensori degli imputati, gli avvocati Antonio Gagliano, Fabio Fargetta e Gaetano Eterno, hanno esposto le loro richieste istruttorie.