Il termodinamico che non si farà mai, per Roccazzelle c’era l’ok: “Perso investimento da 88 milioni”

 
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Gela. Addirittura, hanno deciso di mettere fine all’associazione nazionale. L’Anest, che si occupa del solare termodinamico, verrà sciolta. I vertici del’associazione l’hanno stabilito perché in Italia, ma soprattutto in Sicilia, è praticamente impossibile investire su questa tecnologia per produrre energia. Sarebbero dovuti sorgere almeno sei grandi impianti, ma nonostante gli anni trascorsi solo uno è diventato realtà. I vertici di Anest parlano di “leggi impraticabili, burocrati vecchi, politici mediocri e comitati nimby calunniosi e talvolta fin troppo aggressivi”. Tra i grandi investimenti rimasti solo su carta, c’è quello di Roccazzelle. L’azienda veneta Reflex, anni addietro, iniziò l’iter per installare un impianto da 12,5 megawatt elettrici, prodotti da specchi collocati su una superficie di 350 mila metri quadrati. Per le aziende impegnate nella produzione di energia termodinamica, Roccazzelle è potenzialmente uno dei siti migliori d’Italia, perché costantemente battuto dal sole. Nel breve report reso pubblico da Anest, si fa una cronistoria di ciò che non è stato. L’investimento sul territorio locale avrebbe dovuto attrarre risorse finanziarie per almeno 88 milioni di euro. “44 milioni per opere civili, strutture e impianti. Per la sua costruzione si prevedevano due anni di lavori durante i quali sarebbero state assunte 150 persone tra diretti e indiretti. Trenta operai su tre turni per i 25-30 anni di esercizio – si legge – sarebbero stati impiegati invece per il funzionamento dell’impianto. I primi studi sono del 2011. Sono stati firmati e controfirmati alcuni ettometri di carta protocollata e di sentenze del Tar, ma sul terreno di Roccazzelle non è stato piantato nemmeno un paletto”.

Questa l’amara conclusione di quello che poteva essere uno sbocco occupazionale e che non sarà mai. Quello locale (con le autorizzazioni rilasciate) è solo uno dei casi più eclatanti, messo insieme a ciò che non si è riuscito a fare ad Aidone, Palermo, Trapani e Carlentini. Dovrebbe essere la Sicilia del termodinamico e dell’energia tratta dal sole, ma secondo i dati Anest tutto è paralizzato.

1 commento

  1. Devo dire che molte affermazioni riportate nell’articolo non corrispondono alla realtà. P. es. sono stati già costruiti ed entreranno in produzione due impianti in prov. di Trapani da 4 e 4,5 MW ciascuno e autorizzati alla stessa società impianti per 25 MW da realizzare nella stessa provincia.
    La situazione dei NIMBY non riguarda la Sicilia ma la Sardegna, almeno per i CSP.
    Il governo sta lavorando all’elaborazione del decreto per gli incentivi alle FER innovative tra cui rientra il CSP e il Sen. Pietro Lorefice sta dando un grande contributo.
    Se volete altri dettagli leggete: https://www.linkedin.com/posts/fabrizio-nardo-np-biotech-2ab542196_energytransition-activity-6623900354402623488-Uetb
    Buona giornata!

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