Gela. Anche l’ultima data d’inaugurazione della Radioterapia è slittata a data da destinarsi, alimentando una nuova polemica. L’ultima parola è del titolare dell’impresa, Ignazio Alì, il quale parla di “struttura pronta per essere consegnata, chiavi in mano, ormai da diverse settimane”.
Affermazioni contrastanti rispetto a quanto detto pubblicamente dal commissario dell’Asp, Vittorio Virgilio, e dal sindaco, Angelo Fasulo, che nell’annunciare il rinvio dell’inaugurazione della Radioterapia additano proprio l’impresa esecutrice dei lavori per non averli ultimati, parlando di impedimento di natura economica e tecnica.
“Sembrava tutto completato ma in verità sono emersi problemi di carattere strutturale – aveva detto Virgilio, manager dell’Asp – La ditta incaricata non ha eseguito i lavori a regola d’arte. Con il sindaco Angelo Fasulo abbiamo avviato un tentativo per rimediare alla carenza e completare i lavori con le risorse del Comune e dell’Asp. Iniziativa, accantonata sul nascere perché non consentita dalla legge. Non ci resta che attendere i tempi di esecuzione dell’impresa”.
“Altro che tempi di esecuzione non rispettati – incalza Alì – I lavori per la Radioterapia sono stati ultimati anche con gli accorgimenti richiesti in corso d’opera che hanno apportato un incremento dell’importo di 200 mila euro. Qualcuno mi deve spiegare per quale motivo continuano a rinviare la consegna della struttura all’Asp ed emettere il relativo pagamento dei lavori eseguiti a regola d’arte”.
Il manager Virgilio aveva parlato di ulteriori problemi tecnici, legati al mancato collaudo dei due bunker”. Intanto, ieri, l’imprenditore Ignazio Alì si è recato, in compagnia della moglie, dal primo cittadino per chiedere spiegazioni dettagliate.