Gela. Per ora, sembra difficile un riassorbimento dei diciotto operai Tekra, i cui contratti a termine sono recentemente scaduti. I lavoratori, che senza sicurezze occupazionali hanno anche protestato salendo sul cornicione del municipio, avevano sottoscritto un accordo giudiziale che prevedeva solo un impiego a tempo determinato. Questa mattina, il sindaco Lucio Greco, l’assessore Grazia Robilatte e i dirigenti hanno cercato di mediare tra le parti. I legali di Tekra, l’azienda campana che gestisce ancora in proroga il servizio rifiuti, hanno ribadito che non ci sono obblighi di legge verso i diciotto lavoratori. L’azienda pare non essere interessata al proseguimento della propria esperienza sul territorio, in attesa che si arrivi alla gara, andata deserta per tre volte consecutive. Hanno inoltre precisato che mancherebbero spiragli economici per coprire i costi ulteriori. I sindacati, c’erano i rappresentanti provinciali di Usb e Filas, spingono affinchè l’azienda ricollochi i diciotto operai. Ritengono infatti che il servizio in città debba essere garantito dai 125 lavoratori indicati nell’originario capitolato d’appalto.
Nei prossimi giorni, potrebbero esserci nuovi incontri. Senza soluzioni immediate, i lavoratori non escludono una ripresa delle iniziative di protesta.
Contratto a termine si indentifica con un inizio e una fine… la ditta è stata indagata e quindi queste sono le conseguenze…
Ragazzi quando vi dicono contratto determinato salite sui cornicioni del municipio e questo si trasformerà automaticamente ad indeterminato…