Gela. Produce uva da tavola e pomodori fuori suolo utilizzando bucce di noci di cocco e perlite.
Il progetto di coltivazione idroponica avviato a Gela in via sperimentale due anni fa da Antonio Lo Giudice, ventiquattrenne titolare della società agricola “Fratelli Lo Giudice”, è diventato punto di riferimento per altre imprese dell’isola. Da Vittoria a Comiso a Santo Cono dove sono sorte quattro aziende agricole satellite alla “Lo Giudice”. I risultati positivi della coltivazione con cocco e perlite non è passata inosservata alla Coldiretti che ha inserito i prodotti dell’azienda della frazione balneare di Manfria, a pochi chilometri dall’area industriale di Butera, nella filiera commerciale “Campagna Amica”.
“Ogni pianta può produrre fino a 3 chilogrammi di uva o pomodoro – assicura Antonio Lo Giudice – Possiamo controllare la precocità di crescita. Noi abbiamo una densità di 20 mila piante ogni ettaro. Il prezzo di vendita può oscillare tra 2 e 3 euro al chilogrammo. Lo possiamo immettere nel mercato prima degli altri, quindi riusciamo a evitare oscillazioni particolari di mercato con drastici ribassi. I primissimi di maggio non c’è nessun’altra produzione. Noi riusciamo ad inserirci nel mercato con un prodotto italiano di qualità”. L’azienda agricola che opera a Gela ha sede legale a Canicattì e si estende su una superficie di trenta ettari 3 dei quali dedicati alla produzione in serra fuori suolo. E’ una delle imprese selezionate da Coldiretti e inserita nella speciale produzione Campagna amica.
“Selezioniamo aziende su scala nazionale nel rispetto di un disciplinare – assicura Michele D’Agostino, coordinatore provinciale di Caltanissetta Campagna Amica – Coldiretti – Lo scopo principale è accorciare la filiera, mettendo a contatto il consumatore con il produttore. In questo modo riusciamo ad abbattere i costi di vendita e aumentare la qualità. Il valore più importante è la valorizzazione del territorio, con il rilancio dell’economia agricola. Infatti non sempre il prodotto consumato nelle nostre tavole è italiano. Subiamo la concorrenza di altri Paesi – spiega D’Agostino – che magari non rispettano le normative nazionali a scapito della genuità del prodotto immesso nei mercati.
L’azienda di contrada Manfria è stata fondata da Vincenzo Lo Giudice ma è gestita dai suoi quattro figli, il più grande dei quali è il ventiquattrenne Antonio.