Gela. E’ stata confermata la condanna ad un anno di reclusione per Giuseppa Celona. Era accusata di non aver vigilato sulla piccola Naomi Celona che fu travolta da un pesante televisore e oggi risente di gravissimi scompensi neurologici. La decisione è stata emessa dai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta. Il ricorso era della difesa della donna. Secondo il legale Salvo Macrì, che la rappresenta, non ci sarebbe stata “colpa cosciente”. Ha spiegato che si trattò di un terribile caso fortuito. La piccola Naomi venne schiacciata da un vecchio televisore, che era nell’abitazione dei familiari, a Settefarine. Per la procura generale, la decisione era da confermare. Anche il legale che rappresenta la madre della bambina, l’avvocato Carmelo Tuccio, ha sostenuto la sentenza di primo grado. Per la parte civile, la donna a processo avrebbe dovuto avere un’attenzione ulteriore sulla piccola, che era in casa con lei. Mentre giocava, invece, si avvicinò al ripiano dove era collocato l’apparecchio televisivo, che le finì addosso. In primo grado, alla parte civile è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni e una provvisionale, adesso ribaditi in appello.
La difesa è tornata nuovamente su quei terribili fatti, sostenendo che la donna non si era affatto distratta e che anzi stava molto attenta agli spostamenti della bambina. Ha escluso la “culpa in vigilando”, che in primo grado è stata riconosciuta, rafforzando la tesi dell’accusa.