E’ il giorno (forse) del giudizio al Tar: tra veleni e speranze ecco cosa può succedere

 
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Gela. E’ il giorno che potrebbe cambiare la storia politica della città. Oppure chiuderla con una sentenza del Tar di improcedibilità o inammissibilità. Od ancora sospendere e rinviare l’esito dopo la querela civile di parte. C’è attesa per la decisione del Tar Palermo, chiamato a valutare il ricorso  sostenuto dalla coalizione di centrodestra, che chiede l’annullamento dell’esito elettorale del maggio 2019.

Il calendario dei giudici amministrativi è già stato pubblicato.

Alle 10,30 sarà esaminato il caso Greco-Spata. Poi toccherà agli altri due ricorsi. Quello di Angelo Cafà contro Carlo Romano (il primo chiede il riconteggio dei voti), e quello di Sara Cavallo contro Romina Morselli (sulla rivisitazione del premio di maggioranza).

Da Gela sono partiti i diretti interessati ed una delegazione di consiglieri di maggioranza, tra i quali l’assessore DI Stefano, il presidente del Consiglio Sammito i consiglieri Faraci e  e Sincero e poi l’avvocato Angelo Cafà. Il sindaco Lucio Greco è rimasto in municipio. Al Tar ci sono anche Giuseppe Spata ed Ennio Di Pietro. 

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