Gela. L’Udc “svolta” definitivamente. Domani, al Tar Palermo, si discute un ricorso che il gruppo locale non ha mai condiviso. Le distanze tra il partito centrista e il resto della coalizione di centrodestra si sono fatte abissali dopo l’esposto in procura e, adesso, con l’atto di citazione per querela di falso, nel quale il leghista Giuseppe Spata chiede una perizia grafologica sulla firma dell’ex responsabile dell’ufficio elettorale del Comune, il dottor Ferdinando Incardona, morto ad inizio dicembre e padre del consigliere centrista Salvatore Incardona. Si ipotizza un falso, cosa che scatena l’indignazione politica dei vertici Udc, che intanto si dicono pronti a collaborare con il sindaco e con la maggioranza. “È per noi inimmaginabile che queste accuse possano provenire dal candidato a sindaco da noi sostenuto lealmente non più tardi di otto mesi fa – dicono Incardona e il coordinatore provinciale Silvio Scichilone – parliamo a ragion veduta di linciaggio politico, perché è oramai chiaro a tutti che questa azione giudiziaria messa in campo ha il solo scopo di creare confusione, un tutti contro tutti che sta danneggiando i gelesi. Noi nei giorni scorsi avevamo dichiarato di voler prendere le distanze dalle iniziative giudiziarie della coalizione, oggi siamo ancor più convinti della nostra scelta, la politica non può essere fatta attraverso una denigrazione spietata e sistematica. E nemmeno la politica può trasferirsi nelle aule di giustizia. Questo non ci appartiene! Gela sconta notevoli difficoltà ma sono presenti anche importanti opportunità per rilanciare un territorio spesso mortificato da una politica rissosa, irresponsabile e poco interessata ad un reale sviluppo di questa comunità, iniziare un lavoro integrato di pensiero, esperienze politiche e tanto lavoro in un cammino virtuoso per raggiungere obiettivi importanti”.
Riferendosi alle pesanti ombre sollevate sulla firma dell’ex responsabile dell’ufficio elettorale del Comune, apposta ad un dichiarazione di regolarità delle procedure di validazione delle liste di Greco, i vertici Udc sono più che espliciti. “Non possiamo che stigmatizzare in maniera forte e decisa – dicono ancora – queste accuse nei confronti di una persona onorabile, rispettata, professionalmente corretta e preparata, con una carriera lavorativa impeccabile”. L’apertura politica alla maggioranza è quasi consequenziale. “Oggi l’Udc vuole dare il suo contributo per una buona amministrazione della città, noi vogliamo portare avanti gli interessi dei gelesi, l’Udc vuole partecipare in maniera fattiva al miglioramento delle condizioni socio-economiche della città, vogliamo condividere un destino comune favorevole con i cittadini gelesi fatto d’impegno, solidarietà insomma iniziare un lavoro integrato di pensiero, esperienze politiche e tanto lavoro in un cammino virtuoso per raggiungere obiettivi importanti. Noi le nostre decisioni, talvolta difficili, le abbiamo sempre prese con grande senso di responsabilità, rispetto dei Cittadini, assoluta trasparenza”. L’impegno lo assumono direttamente con il sindaco Lucio Greco. “I tavoli istituzionali ci sono serviti per affrontare i problemi della città – concludono – e lo abbiamo fatto senza nasconderci appoggiando il sindaco per risolvere tutti i problemi che hanno messo in ginocchio la città. Abbiamo sempre messo a disposizione i nostri riferimenti regionali per cercare di portare bene alla città di Gela e lo abbiamo fatto anche alla presenza del sindaco Lucio Greco a cui oggi confermiamo che la logica distruttiva non ci appartiene. Pertanto siamo pronti ad iniziare un percorso di condivisione amministrativa, politica, di impegno, per la città di Gela, una scelta convinta e necessaria per dare ancora più forza e rappresentatività a questa città martoriata”. Politicamente, è l’addio al centrodestra e una risposta a consiglieri di maggioranza come Rosario Trainito, che proprio all’Udc ha chiesto di fare un passo verso Greco, prima dell’esito del ricorso al Tar. A questo punto, la maggioranza “arcobaleno” potrebbe diventare di ferro, in attesa della pronuncia dei giudici. Si dicono subito pronti ad organizzare un incontro con l’assessore regionale Domenico Turano, sul futuro della Zes locale.
Auguri al consigliere Incardona era l’ora.