Gela. Elettroclima, Smim, Tucam, tutte realtà lavorative alla soglia del collasso. A fine mese, scadono anche gli ultimi ammortizzatori sociali. Così, la rabbia dei tanti operai dell’indotto è andata in scena in aula consiliare.
Dopo pochi minuti, il presidente di turno Piero Lo Nigro ha sospeso la seduta. “Vergogna! – hanno urlato i lavoratori in aula – morti noi, morti tutti”.
Non vedono soluzione alla fine del ciclo industriale. Il nuovo piano Eni, con il relativo accordo concluso al ministero dello sviluppo economico, non li convince per nulla.
“Hanno salvato gli operatori del diretto – hanno ribadito in aula – a noi tocca la fine dei cani rognosi“. Sia il sindaco Angelo Fasulo che lo stesso Lo Nigro hanno proposto una seduta straordinaria da convocare entro i prossimi giorni. Proposta rispedita al mittente dagli operai. “A noi scadono anche gli ultimi ammortizzatori sociali – si sono sfogati – dove dobbiamo andare?”.
La seduta si è sciolta con la caduta del numero legale. Molti consiglieri hanno lasciato i banchi in solidarietà con gli operai. I primi passi dopo la firma romana sembrano preannunciato un lungo inverno di protesta.