Crollo in via Crispi, si stacca un’intera pensilina: “Poteva morire qualcuno!”

 
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Gela. “Poteva morire qualcuno!”. Residenti e commercianti di via Crispi commentano in questo modo il vasto crollo verificatosi al civico 50, proprio nel cuore di una delle arterie stradali più battute dell’intera città.

Il crollo della pensilina. La vasta pensilina di uno stabile si è interamente staccata. Pesanti calcinacci e resti d’ogni tipo sono finiti in strada, a pochissima distanza da attività commerciali e abitazioni private. Una donna che risiede proprio nello stabile del crollo, solo qualche minuto prima che la struttura si staccasse, si trovava affacciata al balcone. Solo una casualità l’ha condotta a rientrare in casa. L’intera zona è stata transennata e via Crispi è rimasta interdetta al traffico per alcune ore. Sul posto, sono arrivati i vigili del fuoco e gli agenti di polizia municipale che hanno effettuato i primi rilievi del caso. Il crollo, stando ad una prima ricostruzione, sarebbe stato causato non solo dalla presenza di supporti oramai logori ma anche dalle recenti piogge che avrebbero intaccato la struttura. L’immobile, peraltro, presentava già evidenti crepe esterne.

Le testimonianze. “Credevamo che qualcuno fosse stato colpito dai calcinacci – spiega il titolare di un esercizio commerciale a ridosso dello stabile – il boato lo abbiamo sentito tutti. Fortunatamente, non ci sono state conseguenze”. La pensilina è rimasta sospesa a pochi centimetri dal balcone di uno degli appartamenti. I vigili del fuoco intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che mettere in sicurezza lo stabile. Hanno provveduto, inoltre, a far crollare, in maniera controllata, calcinacci e resti che rischiavano, altrimenti, di finire nuovamente in strada. Il crollo, comunque, sarebbe stato agevolato dalla debolezza strutturale del vecchio immobile che, anche all’esterno, presenta ampie chiazze di muffa e infiltrazioni piovane che hanno lasciato il segno.

Via Crispi a rischio. Eventi di questo tipo non sono una novità soprattutto nella zona di via Crispi. Alcuni anni fa, un altro immobile fu al centro di un cedimento strutturale che, per poco, non costava caro ad alcuni passanti. Negli ultimi mesi, invece, l’intera arteria viaria è stata teatro dei lavori di rifacimento della rete idrica. Si tratta di una zona della città occupata, in prevalenza, da immobili e piccoli stabili oramai risalenti nel tempo. L’assenza di costanti manutenzioni agevola un processo che può rivelarsi drammatico. Sul posto, sono arrivati anche i tecnici comunali per cercare d’individuare altri fattori di rischio. Negli ultimi giorni, il sindaco Angelo Fasulo ha firmato un’ordinanza che ha imposto lo sgombero ai residenti di un altro stabile sott’osservazione da tempo, questa volta però nella zona del lungomare Federico II di Svevia.

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