Gela. Quattro medici del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” sono stati raggiunti da avviso di garanzie per la morte del pensionato Giuseppe Ventura di 69 anni. Secondo i familiari, che hanno sporto denuncia alle forze dell’ordine, il decesso del loro congiunto sarebbe avvenuto per la somministrazione di un particolare farmaco che avrebbe aggravato il suo quadro clinico fino all’arresto cardiaco.
Il pensionato, martedì scorso (26 novembre), si era recato in ospedale con i propri piedi e lamentava problemi respiratori.
Sul presunto caso di mala sanità è stata avviata un’inchiesta. Il sostituto procuratore Elisa Calanducci ha disposto l’esame autoptico, che sarà effettuato lunedì presso l’obitorio del cimitero Farello.
La famiglia ha già nominato un consulente di parte, chiamato ad assistere agli esami medici. Allo stato risultano indagati quattro medici ospedalieri. Per ognuno di loro l’ipotesi di reato è quello di omicidio colposo.
L’autopsia dovrà fare luce sulle accuse avanzate dai familiari di Giuseppe Ventura che nella denuncia presentata alle forze dell’ordine hanno ipotizzato che il loro congiunto è deceduto per colpa di un tipo di farmaco che si sarebbe rivelato vitale.
Stando alle dichiarazione dei familiari i medici hanno prima ricoverato lo sfortunato pensionato di 69 anni nel reparto di Chirurgia e poi, visto l’aggravarsi dello stato di salute, nel reparto di Rianimazione.
La degenza si è conclusa dopo appena un giorno con il decesso del pensionato. I familiari, la moglie e tre figli (due donne e un uomo che risiede in provincia di Ravenna) hanno denunciato i medici del presidio ospedaliero dell’Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta. Dal canto loro i sanitari dell’Asp hanno consegnato agli inquirenti tutte le cartelle cliniche che possono confermare le cure prestare a Giuseppe Ventura dal suo ingresso in ospedale al momento del suo decesso.
Il corpo del malcapitato è stato trasferito dal reparto all’obitorio di via Palazzi. E’ a disposizione della procura che ha disposto l’esame autoptico già dopodomani prima di riconsegnarlo ai familiari per l’ultimo saluto e la definitiva tumulazione.
Non è stato ancora possibile fissare la data dei funerali anche se l’abitazione del defunto è stata presa di mira da amici e parenti che si sono uniti al cordoglio della famiglia.