Gela. Più di cento migranti, allo stato attuale, si trovano all’interno di strutture cittadine: si tratta di richiedenti asilo provenienti, per la maggior parte, da Africa e Medio Oriente. Davanti a numeri sempre maggiori registrati in altri centri siciliani, le strutture locali continuano a ricevere nuovi arrivi.
Per questa ragione, si pensa anche all’utilizzo di moduli abitativi da destinare ai migranti trasferiti. Sono ottantacinque quelli inseriti nelle tre comunità gestite dalla cooperativa Gelambiente.
“Gli arrivi che riguardano i nostri centri – spiega Anna Bregamo tra le responsabili della coop – si inseriscono nel sistema di protezione Sprar previsto dal ministero dell’interno. Per questa ragione, abbiamo a disposizione le strutture di via Europa, all’interno dell’Ipab Aldisio, di via Pozzillo e di contrada Manfria”.
Il sistema di protezione organizzato dai funzionari ministeriali prevede, in favore dei migranti ospiti dei centri, un contributo di un euro e cinquanta centesimi al giorno. Alla cooperativa che gestisce le strutture, invece, spettano quote fisse da trenta euro al giorno per ogni ospite collocato all’interno delle comunità.
“Sono tariffe – continua la responsabile della cooperativa – fissate direttamente dai funzionari del ministero”.
Il tasto dolente è quello dei tempi fin troppo lunghi che le commissioni incaricate di vagliare le richieste d’asilo impiegano per emettere i verdetti. Sono, invece, venti i pakistani che si trovano nei locali di via Ossidiana gestiti dalla Procivis.
“Il nostro intervento – ammette l’operatore Luca Cattuti – si lega a richieste che arrivano direttamente dalla prefettura di Caltanissetta. Già la prossima settimana alcuni dei pakistani inseriti nella nostra struttura concluderanno l’iter amministrativo previsto in questi casi. Per fare fronte alle richieste che ci arrivano dalla prefettura stiamo pensando a far arrivare in città moduli abitativi, al momento fermi a Messina, che potrebbero servire anche come risposta alle esigenze abitative di cittadini in difficoltà economica o sottoposti a sfratto”.
Intanto, i funzionari di Palazzo di Città, nelle scorse settimane, hanno individuato nei gestori della cooperativa Sol.Calatino di Caltagirone i possibili assegnatari di nuovi servizi d’accoglienza per i migranti previsti, anche in questo caso, dal sistema di protezione del ministero dell’interno. Tariffe e contributi saranno fissati direttamente da Roma.