Gela. Il sospetto è più che evidente, far slittare ancora la discussione in aula sulla tasi, l’imposta necessaria a finanziare i servizi ai cittadini, per adottarla con le aliquote più alte.
Il capogruppo di Articolo 4 al civico consesso Terenziano Di Stefano, così, chiede direttamente
al presidente del consiglio Giuseppe Fava di convocare prima possibile una seduta. Il termine ultimo per evitare che la tasi venga pagata con le aliquote più elevate è quello del 10 settembre. Senza una tempestiva approvazione in aula, la tasi dovrà essere versata, entro il 16 dicembre e in un’unica soluzione, con aliquota all’uno per mille.
“Fino ad oggi – spiega Di Stefano – il tema della tasi è arrivato un’unica volta in aula. Non è stato possible deliberare sulle aliquote a causa della venuta meno del numero legale. Ho il sospetto che il sindaco stia facendo di tutto per far slittare la discussione in aula. Mi pare abbia intenzione di definire subito il bilancio con l’obiettivo d’inserire la tasi con l’aliquota maggiorata e, così, rendere praticamente inutile una successiva disucssione in consiglio. In quel caso, saremmo praticamente impossibilitati a modificare l’aliquota proprio per non interferire con gli equilibri fissati in bilancio”.
Insomma, stando a Di Stefano, i tempi lunghi sarebbero tutti a favore della casse di Palazzo di Città, pronte ad incassare una tasi pagata dai cittadini ma sicuramente maggiorata.
