Gela. Un Gela folle va sotto tre volte contro un avversario ridotto in dieci dal 20’ del primo tempo per rimontare in tre minuti nel finale di gara grazie ad una doppietta di Deoma. Mirko Fausciana, consapevole della modestia dell’avversario, penultimo in classifica e battuto 4-1 all’andata, ha fatto ruotare i suoi giocatori. Poca concentrazione e sfortuna, con due infortuni in venti minuti. Domenica di gloria per l’attaccante Tarallo, autore di una tripletta (con la complicità della difesa di casa) e per il portiere Ciotta, che para un rigore a Fiore sul 2-3.
Dopo il primo gol di Tarallo ci pensa Fiore a pareggiare su calcio di rigore al 20’ per un fallo su Nassi. Il Muxar resta in dieci per il rosso diretto a Midulla. Italiano e Cinici escono per infortunio ed il Gela appare confusionario. Nella ripresa Gela con 4 punte con Deoma al posto di Nicastro. Tarallo riporta in vantaggio i suoi su punizione ma ci pensa Mezzasalma a ristabilire il 2-2 su assist di Nassi. Lo stesso Mezzasalma si fa male e lascia il campo. Sembra il preludio al vantaggio ma ancora Longo segna la sua personale tripletta su rigore: 2-3! Dopo una serie clamorosa di errori sotto porta ed il rigore parato a Fiore nel finale ancora emozioni con la doppietta di Deoma che fa esultare i tifosi del Mattei. Nella peggiore partita stagionale arrivano tre punti fondamentali per la rincorsa al primo posto.
Gela – Muxar 4-3
Gela: Vella, Nicastro (1’ st Deoma), Buttiglieri, Spadaro, Fargetta, Italiano (25’ pt Smecca), Cinici (21’ pt Di Dio), Fiore, Nassi, Mezzasalma (18’ st Pisano), Costarelli. A disp.: Incardona, Virga, Lauretta. All.: Fausciana.
Muxar: Ciotta, Voltura, Taverna, Severino (28’ st Puntarello), Midulla, Montana, Infantino, Virone, Tarallo, Di Bernardo, Longo. A disp.: Milioto, Genovese, Tirrito. All.: Soldano.
Arbitro: Gianninoto di Ragusa.
Reti: 15’ pt, 11’ st e 17’ st Tarallo, 20’ pt Fiore su rigore, 15’ st Mezzasalma, 41’ st e 43’ st Deoma.
Note: Espulsi Midulla per fallo da ultimo uomo al 20’ pt, Di Dio per doppia ammonizione al 46’ st.
