Gela. La priorità è un rafforzamento della portata idrica destinata alla città. Le continue emergenze e un servizio che non è mai stato veramente efficiente, mettono costantemente in difficoltà gli utenti, privati anche dei rifornimenti minimi. La gestione di Caltaqua e il sovrambito di Siciliacque, da anni sono nell’occhio del ciclone. Neanche le campagne riescono a ricevere le forniture necessarie, con bacini artificiali che scontano carenze strutturali e scarsa manutenzione. Un sistema sempre al limite del collasso. I vertici della nuova Assemblea territoriale idrica e il sindaco Lucio Greco, la prossima settimana, avranno un incontro con i manager Eni. La richiesta è stata avanzata da tempo e riguarda una maggiore disponibilità di acqua dalla diga Ragoleto. “Ho convocato un incontro con Eni – dice il presidente dell’Ati Massimiliano Conti – ci saranno anche il commissario del Libero Consorzio di Caltanissetta e il sindaco di Gela Lucio Greco”. Inevitabilmente, l’attenzione dell’Ati è concentrata sulla situazione generale del sistema idrico in città.
“Chiederemo di aumentare la fornitura idrica dal Ragoleto – continua Conti – è chiaro che stiamo monitorando i tanti problemi che si registrano a Gela e i contatti con il sindaco sono continui”. Greco, già qualche settimana fa, aveva spiegato di aver avviato colloqui con i manager Eni, così da valutare la possibilità di destinare al sistema idrico locale più acqua fornita dal Ragoleto, che con la riconversione della raffineria di contrada Piana del Signore non viene più concentrata solo sugli impianti della fabbrica.
pirdissivu i scecchi e iti circannu i capistri…….
Quell’acqua che oggi chiedete a ENI vi è stata concessa con l’allora sindaco Crocetta (si fa per dire sindaco). Il vero problema sta nel potabilizzatore di Siciliacque, è li che dovete indagare….. incompetenti tutti. Datevi una mossa se volete davvero far arrivare acqua in città o……
LIVATICI MANU