Caltanissetta. Una mappatura del rischio finalizzata a prevenire eventuali conflitti d’interesse o, nella peggiore delle ipotesi, veri e propri casi di corruzione.
L’attuale commissario dell’ente provinciale Raffaele Sirico e il segretario generale Antonina Liotta hanno appena varato un piano triennale destinato a delineare le prossime mosse in materia.
Non a caso, tutti i dirigenti di settore in servizio per conto dell’ente sono stati ufficialmente invitati a certificare eventuali interessi privati che possano entrare in contrasto con gli incarichi ricoperti. Una direttiva è stata depositata sui tavoli di ogni settore. Ma gli accertamenti si muovono anche in altre direzioni.
La richiesta di chiarimenti, non a caso, è stata inoltrata ai consigli d’amministrazione di tutte le società partecipate dall’ente. L’obiettivo, evidente, è quello di stanare possibili abusi di posizione e, allo stesso tempo, aggiornare il piano di trasparenza già redatto in passato dai tecnici.
Una lunga serie di accertamenti, così, ha preso il via partendo dalle autocertificazioni richieste ai dirigenti. Spetterà a loro, infatti, non soltanto provare l’assenza d’interessi privati su eventuali pratiche istruite dagli uffici ma, inoltre, vigilare sull’operato dei loro stessi dipendenti: evitando, in questo modo, situazioni sospette.
Trasparenza che dovrebbe investire anche chi ha agito sul piano politico per conto dell’ente. In questo caso, nel mirino dei controlli sono finiti gli incarichi assegnati che, stando alla normativa che s’intende adottare, non potranno mai essere svolti da chi si sia occupato della gestione politica.
Un giro di vite, almeno sulla carta, a trecentosessanta gradi: destinato ad andare in scena, comunque, durante una fase molto convulsa del presente più immediato dell’ente provinciale.