Protesta “Forconi”: Un gazebo in piazza per continuare a manifestare il dissenso

 
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Gela. La protesta simbolica del coordinamento locale de “I Forconi” si è spostata in piazza Umberto. Pochi rappresentanti hanno esposto dei cartelli simbolici, lanciando accuse alla politica nazionale e locale.

Nell’unico gazebo allestito dal coordinamento gelese resistono gli attivisti Enzo Cafà e Liborio Scudera che in realtà avevano annunciato per lo scorso nove dicembre un coinvolgimento più imponente. I blocchi seppur pacifici non sono andati avanti come sperato. Tutt’altra storia la protesta dei Forconi che lo scorso anno in città aveva raccolto migliaia di adesioni spontanee. “Rispetto alla precedente protesta – assicurano Cafà e Scudera – avvenuta in prevalenza in Sicilia, stavolta il movimento dei Forconi punta alla protesta ad oltranza su tutto il territorio italiano. Andiamo avanti. Purtroppo chi promuove i sit-in non sembra disposto a partecipare a una marcia verso Roma. L’obiettivo rimane quello di organizzare una delegazione che riesca a raggiungere la capitale. Sappiamo per certo che alcuni sindaci del territorio stanno lavorando per avere incontri non solo con noi ma anche a livello romano. Comunque, rimaniamo a presidiare”. Senza i blocchi in strada sembrano essersi defilati anche gli agricoltori. “Purtroppo – concludono Scudera e Cafà – non abbiamo avuto la partecipazione popolare che speravamo di ottenere. In ogni caso, molti hanno scelto di non seguirci perché soffrono nel mantenere le loro attività e, di conseguenza, non possono permettersi di chiudere neanche un solo giorno”.

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