Gela. L’amministrazione comunale potrebbe lasciare il Gruppo di azione costiera, così come riportato nella relazione tecnica alla ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche, appena approvata dalla giunta del sindaco Lucio Greco. Quando venne costituito, il Gac, che ricomprende diversi comuni costieri, avrebbe dovuto essere un punto di inizio, per rilanciare il settore marittimo, a cominciare dalla pesca. La scelta dell’amministrazione comunale trova il totale dissenso dell’associazione locale dei pescatori, presieduta da Davide Calabrese. “Un’amministrazione sciagurata. Ancora una volta, siamo abbandonati, anzi affondati. Il Comune, capofila del Gac “Unicità del golfo”, ha deciso di non far più parte dell’unico strumento che potrebbe rilanciare il mondo della pesca, compresa tutta la filiera ittica locale”. Secondo i pescatori locali, invece, Greco e la sua giunta avrebbero dovuto chiedere lo sblocco dei fondi regionali. “Nonostante tramite il Flag ci sia un piano di sviluppo locale già approvato alla Regione, anziché spingere per farlo finanziare, l’amministrazione cosa fa? Ci dà il colpo di grazia – aggiungono i componenti dell’associazione – chiediamo al sindaco di vagliare bene la situazione e tornare sui suoi passi”.
E’ amara la disamina che arriva da operatori, privi da anni anche del porto e delle infrastrutture di base. “E’ troppo facile rappresentare e difendere i propri cittadini – conclude Calabrese – quando poi anziché lottare si decide di mollare”.
