Gela. “Sul futuro del servizio idrico sarà necessario avere un confronto con tutti i sindaci dell’Assemblea territoriale. Sono in contatto con il primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti”. Il sindaco Lucio Greco, anche a causa di una situazione sempre emergenziale, negli scorsi mesi ha votato a favore dello scioglimento anticipato del contratto che lega i Comuni a Caltaqua. Inefficienze e disservizi sono alla base, secondo l’avvocato, di continui inadempimenti contrattuali. Dopo la conclusione dei lavori di verifica condotti dalla commissione tecnica, dalla Regione non sono ancora arrivate indicazioni, mentre il presidente dell’Ati, Massimiliano Conti, ha avviato interlocuzioni con Palermo e lunedì dovrebbe avere un primo confronto con i manager di Siciliacque e Caltaqua. “Le decisioni vanno assunte in sede di Ati – commenta ancora Greco – non è possibile agire come singolo Comune”. La prossima settimana, anche Greco sarà a Palermo. L’amministrazione comunale sta vagliando lo stato, decisamente precario, degli invasi artificiali. Le dighe, da anni, sono un cruccio enorme, con l’acqua che non riesce a soddisfare le migliaia di aziende agricole del territorio.
“Avrò un incontro con uno dei principali funzionari della direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche del ministero – continua Greco – vogliamo verificare la situazione di tutti gli invasi e dei finanziamenti per gli interventi da effettuare. Ad Eni ho già chiesto un aumento della portata del Ragoleto”. Sarà la dirigente Angelica Catalano a portare i dati aggiornati. Anche di recente, gli agricoltori locali sono tornati a farsi sentire. L’interconnessione tra Disueri e Cimia fuori uso ha bloccato per mesi l’accumulo d’acqua destinata alle campagne. Dalla Regione è stato autorizzato un intervento da circa seimila euro, che dovrebbe servire al ripristino.