Pronto soccorso, il Fials denuncia carenza di personale e disagi

 
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Gela. “L’unità operativa di Pronto soccorso del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” è nel caos”. Ad affermarlo è Gioacchino Zuppardo, segretario provinciale della Federazione italiana autonomie locali sanità (Fials), che nel chiedere al manager paolo Salvatore Cantaro un maggiore impegno parla di “numero ridotto di infermieri che sfocia con una mobilità interna del personale”, costretto a garantire le emergenze nei diversi reparti ospedalieri.

“Le difficoltà scaturiscono da un atteggiamento indifferente e distaccato della direzione ospedaliera generale – accusa Zuppardo – oggi diventate molteplici. La mancanza cronica del personale sfocia con una deficienza della sicurezza, in una realtà contraddistinta da locali non idonei, astanteria e triage fatiscenti. Quest’ultimo servizio viene effettuato ignorando i termini di legge che prevedono la presenza di un infermiere dedicato.

Al Pronto soccorso non è previsto nemmeno il personale che deve accogliere l’utenza esterna”. La struttura di prima emergenza ha effettuato lo soccorso anno 44 mila prestazioni “con soli 15 infermieri e 5 ausiliari.

Tutto questo condiziona negativamente il clima lavorativo degli operatori sanitari che per rispondere alle esigenze della collettività prestano eroicamente servizio ma in condizioni inaccettabili che mettono a repentaglio la stessa sicurezza.

Il management retto da Cantaro aveva dato rassicurazioni sulla nascita di una nuova organizzazione per ampliare il personale da quindici unità infermieristiche a ventidue”.

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