Gela. Arterie cittadine colabrodo. Buche che sembrano vulcanelli da dove si disperdono centinaia di litri di acqua che invece di sgorgare dai rubinetti delle abitazioni allagano vie e piazze. Non si tratta di un caso isolato ma di diverse aree urbane (troppe) dove le lamentele dei cittadini continuano ad essere ignorate, anche da mesi, sia dal gestore idrico Caltaqua che dagli organi comunali preposti al controllo. Come nel caso di via Generale Cascino dove il periodo natalizio è stato condizionato da una fuoriuscita di acqua dalle buche (vedi foto di un lettore in alto) che insistono nei pressi del nuovo Palazzo di giustizia. Il disagio permane e si ripresenta durante i turni di erogazione.
Non va meglio a Fondo Iozza. Alcuni residenti lamentano una perdita di acqua in via Aurelia, all’altezza del civico 38. Coordinate precise segnalate inutilmente agli uffici della società italo spagnola Caltaqua. “L’acqua scorre come un rubinetto aperto – scrive un lettore -, urge un intervento anche per i danni che si potrebbero creare nella cantina dell’abitazione interessata”.
Nei pressi dell’arteria principale di via Venezia, in via Andrea Ansaldo, “l’erogazione idrica – aggiungono i residenti – sembra essere stata sospesa. Per gli addetti di Caltacqua l’acqua c’è. Hanno chiesto anche un recapito telefonico per verificare con un tecnico – aggiunge – ma non si muove foglia e continuiamo a restare con i rubinetti a secco. Abbiamo sperato venerdì scorso – concludono i residenti di via Ansaldo – ma causa bassa pressione le nostre speranze si sono affievolite dopo trenta lunghissimi minuti”. Intanto Caltaqua continua a diramare comunicati stampa di nuove interruzioni causate da rotture a condotte o problemi agli invasi. “La ripresa dell’esercizio dell’acquedotto Ancipa” – fanno sapere – avrebbe garantito ieri l’erogazione idrica, dalle 20, a Caposoprano. “Stamattina toccherà a Scavone alto e basso e, dalle 20, Caposoprano basso. Domani l’erogazione riguarderà Fondo Iozza,Marchitello e Manfria”. Disagi si sono verificati anche a Mazzarino.