Gela. E’ coinvolto nella maxi indagine antimafia “Extra fines”, accusato di aver fatto parte del gruppo riconducibile al boss Salvatore Rinzivillo. Per Antonio Passaro, i giudici del collegio penale del tribunale hanno deciso la revoca della custodia cautelare in carcere. Sono stati disposti gli arresti domiciliari e sarà monitorato con il braccialetto elettronico. E’ attualmente a processo per i fatti legati all’indagine, ma la difesa, sostenuta dall’avvocato Giovanna Cassarà, ha formalizzato la richiesta, basandola principalmente sull’assenza, ad oggi, anche nel corso dell’istruttoria dibattimentale, di particolari elementi accusatori a suo carico. Passaro ha precedenti penali, anche per reati dello stesso tipo. Per gli investigatori, avrebbe orbitato nella sfera dei fiduciari di Rinzivillo, monitorato insieme al dipendente regionale Filippo Guarnaccia, che ha già definito la propria posizione.
La difesa ha insistito sulla necessità di concedergli una misura alternativa alla detenzione in carcere e il giudice Miriam D’Amore, che presiede il collegio penale, ha disposto i domiciliari, in attesa di emettere la decisione di primo grado nei confronti dell’imputato e dei presunti complici, tutti a processo.