Niente scivoloni di fine anno per la maggioranza, passano debiti ma nuovo “avviso” ai dirigenti

 
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Un'Altra Gela, Impegno Comune e Una Buona Idea stanno con il sindaco

Gela. Una manciata di debiti fuori bilancio, che non mancano mai, ma anche l’aggiornamento dei costi di costruzione e la disciplina sull’affidamento del servizio di ripristino stradale. Il consiglio comunale si è congedato dal 2019 senza troppi clamori. Durante la seduta di questa mattina, i toni duri degli ultimi mesi sono stati messi da parte. L’opposizione, anche per scelta politica, ha tenuto a smarcarsi, soprattutto dalla trafila dei debiti fuori bilancio. Erano pochi gli esponenti di minoranza presenti in aula. L’esponente Udc Salvatore Incardona, il leghista Emanuele Alabiso e la grillina Virginia Farruggia. La maggioranza è riuscita a non scivolare, anche se sull’aggiornamento dei costi di costruzione, dai componenti della commissione bilancio è arrivato nuovamente un monito, diretto alla burocrazia comunale. Come ha spiegato il vicepresidente Romina Morselli, in linea con quanto sostenuto dal presidente Valeria Caci e dagli altri componenti presenti in aula, Salvatore Incardona e Pierpaolo Grisanti, l’aggiornamento è arrivato sul tavolo della commissione ben oltre il termine previsto per l’approvazione. “Un atto così importante per gli equilibri finanziari dell’ente non può arrivare in aula a fine dicembre”, ha spiegato Morselli. Un monito, l’ennesimo, rivolto ai pochi dirigenti presenti in aula e al segretario generale Giovanna Divono.

Alla fine, con le rassicurazioni del dirigente al bilancio Alberto Depetro e il parere favorevole della commissione urbanistica (ribadito dal presidente Giuseppe Morselli e dal consigliere Vincenzo Cascino), l’atto è comunque passato, anche se i meccanismi della burocrazia municipale vanno rivisti e i consiglieri della commissione l’hanno spiegato in tutte le “lingue” politiche possibili. Voto favorevole anche alla disciplina per l’affidamento del servizio di ripristino stradale, che verrà garantito a rotazione. Da gennaio, tanti equilibri potrebbero mutare tra i banchi dell’assise civica, che intanto si mette alle spalle l’anno che sta per concludersi.

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