Gela. Indicazioni certe ancora non ce ne sono, anche se durante la sua visita istituzionale in Comune, il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano ha spiegato di riporre grande fiducia nelle Zone economiche speciali. Il territorio locale ne fa parte e negli scorsi giorni il neo deputato regionale Ketty Damante ha spiegato che “Gela è stata inserita nel Piano di sviluppo strategico delle Zes”. “Su settantacinque domande – dice la deputata – ne sono state ammesse quarantatré, comprese quelle di Gela, Niscemi e San Cataldo”. Si attende il decreto ministeriale, che dovrebbe ufficializzare l’entità delle aree ammesse. Negli scorsi mesi, l’amministrazione comunale ha avviato tutte le verifiche per ottenere un’estensione ulteriore, rispondendo all’avviso che metteva a bando altri ettari. Al momento, al settore sviluppo economico del municipio non ci sono riscontri sull’effettiva estensione delle aree ammesse, che in questo modo potrebbero usufruire di vantaggi fiscali e di un sistema di premialità per le aziende che decidessero di investire.
L’assessore Terenziano Di Stefano aveva chiamato a raccolta sindacati e rappresentanti delle organizzazioni datoriali. L’obiettivo sarebbe di ottenere il riconoscimento tra le Zes anche di buona parte dell’area industriale locale e di quella portuale. Manca però l’ultima parola del ministero.