Gela. “Non ho fatto nulla e rischio di prendere 4 anni di squalifica, che significa il doppio di Carobbio che ha ammesso di avere venduto non so quante partite”.
Così Maurizio Nassi, ex attaccante del Gela, ha commentato ai microfoni di SkySport24, la richiesta del procuratore Palazzi a 4 anni di squalifica nella requisitoria del processo sportivo sul calcioscommesse per i fatti che risalgono a quando era tesserato prima con l’Ancona poi con il Mantova. Una vicenda che ha mandato su tutte le furie il giocatore taorminese. “Per come sono fatto io, il solo fatto che il mio nome sia associato alla vicenda calcioscommesse è insopportabile. Se qualcuno mi ha citato lo denuncio di sicuro: non me ne frega niente perché su di me possono fare tutti i controlli che vogliono, sono estraneo a qualsiasi cosa. Ho ancora rabbia quando penso che dormivo in camera con Gervasoni e questo, mentre noi facevamo mille sacrifici per cercare di salvarci, si vendeva le partite. Ed era sempre tranquillo. Non ho mai visto una persona fingere così bene, è davvero allucinante”. In un’intervista a BlogTaormina di poche settimane fa Maurizio Nassi ha rivendicato la sua innocenza evidenziando anche la beffa della foto apparsa sulla Gazzetta dello Sport che in prima pagina al posto del vero Carobbio ha messo la faccia di Nassi e la dicitura il “Il grande accusatore”. Un errore che non ha lasciato indifferente il giocatore. “Ci sono rimasto male, è una cosa allucinante – tuona Nassi – Ora cercheremo di fare le dovute rettifiche. La vicenda è brutta, troppo mediatica. Non appare la mia faccia in modo pulito, questi errori non si devono fare. La Gazzetta si vede a livello nazionale, ho parlato con chi di dovere che penserà a chiarire l’equivoco. Ci penserà il mio avvocato. Non è una bella cosa”. Intanto il giocatore per evitare ulteriori equivoci si è fatto fotografare con una maglietta con su scritto “Io sono Maurizio Nassi”