Gela. Daniela Cardinale e Lillo Speziale, come nelle previsioni, sono stati i candidati maggiormente votati alle Primarie del Pd. L’ex presidente della commissione Antimafia regionale trionfa a Gela ma perde nel capoluogo, dove invece si afferma la figlia dell’ex ministro.
Non sono mancate come al solito le tensioni. Lillo Speziale, stante a dati fino a tarda sera non ancora certificati dalla direzione provinciale del Pd, non è riuscito a colmare il divario: troppo ampio era il margine che Daniela Cardinale si era ritagliato nei comuni del nord Nisseno e, soprattutto, nel capoluogo, vero ago della bilancia in questa competizione elettorale. Alla fine il divario tra i due è stato di 400-500 voti. Ma il dato fino a ieri a tarda notte, non era ancora definitivo.
Nel seggio di via Palazzi la tensione è stata alta perché sono saltate fuori 53 schede non ”censite” in un primo momento dal seggio. Erano tutte a favore di Speziale. La situazione è rientrata nella normalità e le schede sarebbero state regolarmente contabilizzate. D’altra parte l’anomalia era già evidente dal giorno prima, quando il Pd ha sdoppiato i seggi. Il Primo circolo ha deciso di istituire una seconda postazione a poche centinaia di menti dalla prima, sempre lungo via Palazzi.
Andranno in lista i primi due suffragati, ovvero, Cardinale e Speziale, tenendo conto delle griglie (camera e senato) e delle «quote rosa». Gli elettori si sono pronunciati, la parola passa ora alla Direzione regionale del Pd.