Gela. Lo avrebbero violentemente aggredito utilizzando un bastone ed un martello nei pressi del quartiere Carrubbazza a Gela. Così, gli agenti di polizia niscemesi e quelli del commissariato gelese hanno arrestato il cinquantaseienne Francesco Cona ed il ventottenne Francesco Militello.
Sono ritenuti responsabili dell’aggressione subita dal trentottenne tunisino J.T. Stando alle prime indicazioni, il confronto sarebbe esploso per questioni passionali. Cona e Militello, così, hanno raggiunto il quartiere nel quale vive il trentottenne. Lo hanno sorpreso mentre era a bordo della sua Fiat Grande Punto. Prima, lo avrebbero insultato e minacciato e, successivamente, sarebbero passati alle vie di fatto. In base alle indicazioni fornite agli inquirenti, il trentottenne sarebbe stato colpito al braccio e alla testa da un bastone impugnato da Francesco Militello. Cona, invece, brandendo un martello avrebbe infranto i vetri della vettura e, poi, colpito al braccio sinistro la vittima prescelta. Nonostante tutto, il tunisino è riuscito a chiamare i soccorsi. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, ne avrà per circa trenta giorni. I medici del nosocomio hanno riscontrato una vasta ferita alla regione temporale sinistra e diverse contusioni all’avambraccio e alle dita. I presunti aggressori sono stati rintracciati dopo qualche ora a Niscemi nei pressi delle rispettive abitazioni. Adesso, in base alle indicazioni giunte dal magistrato di turno, sono stati posti agli arresti domiciliari. E’ stato direttamente il trentottenne aggredito a fornire i necessari particolari agli agenti di polizia: avrebbe confermato che l’azione organizzata dai due niscemesi si legherebbe a passati dissidi. Spetterà ai magistrati gelesi, in ogni caso, fare ulteriore luce sull’aggressione.