Gela. Ancora troppi disservizi idrici e ora anche il potabilizzatore fermo e un tasso di torbidità dell’acqua che dovrebbe rientrare, così hanno indicato da Siciliacque, non prima di dieci giorni. Una situazione che si aggiunge ad una lista sempre più lunga di ritardi e mancata erogazione. “Dieci giorni per vessare ancora una volta i cittadini, direi. Gli utenti sono costretti, ancora un volta, a vivere una situazione insostenibile – dice il consigliere comunale Udc Salvatore Incardona – i gestori del servizio idrico devono dare questa volta una risposta plausibile e non le solite motivazioni preconfezionate a dovere. L’amministrazione, davanti a questo ennesimo sgarbo, non può rimanere ferma come la bella addormentata nel bosco”. Incardona ha deciso di chiedere la convocazione di un tavolo tecnico. “Chiederò al sindaco che convochi un tavolo tecnico con i dirigenti di Caltaqua e Siciliacque, alla presenza dei consiglieri. È impensabile che dopo un consiglio comunale monotematico, proprio sulle gravi inadempienze legate al servizio idrico in città, i dirigenti delle società non si siano presentati in aula snobbando di fatto tutta la città – dice ancora – esprimo profondo sdegno perché, una volta per tutte, chi gestisce il servizio idrico in città deve mettersi in testa che i diritti dei gelesi non vanno calpestati. Già da subito invierò una nota al sindaco, così che possa convocare un tavolo tecnico e cercare di limitare al minimo i disagi per la comunità”.
L’amministrazione comunale ha votato per lo scioglimento anticipato del contratto che lega Comune e Caltaqua, ora dovrà essere l’Ati a prendere le ulteriori iniziative, in attesa che la Regione si pronunci.