Gela. Forse non lo sapeva neanche, il cantautore gelese Walter Piva, di stare scrivendo proprio il pezzo perfetto con Se avessi fatto il cantautore.
La pungente prosa blusata dal trio Free Beat ci canta delle paranoie che ogni artista si fa’ sulla riuscita di un pezzo, quella che come cliché impone, deve schivare le simpatiche puntualizzazioni “ è troppo commerciale” o “no…è musica d’autore, non l’ascolterà mai nessuno”.
Ma la buona musica d’autore sfugge dalla sterile definizione che a comprenderla saranno pochi e, a dispetto di quello che si pensa sui suoi motivetti poco orecchiabili, non si fa solo ascoltare, si fa amare. Ed è inevitabile, questo è quello capita alla musica di Piva. Con Il comico e Se avessi fatto il cantautore si aggiudica così la vittoria della seconda edizione del festival nazionale canoro “Premio Lucio Dalla”, l’evento che si è tenuto dal 15 al 17 maggio al teatro Guardassoni, Bologna, proprio a pochi passi dall’abitazione di via D’Azeglio del grande maestro recentemente scomparso.
Il premio nazionale è riservato a cantautori, duo, gruppi, interpreti di brani editi o inediti. Le sessioni di laboratorio sono state seguite dai coachlab Manuel Auteri, Renato Droghetti, William Manera e il patron Maurizio Meli, parte integrante della giuria di Finalissima. Proprio loro hanno selezionato, tra la rosa dei finalisti, Walter Piva decretando la vittoria dei suoi due brani Il Comico, già premio Alex Baroni, e Se avessi fatto il cantautore.
La regia è risultata perfetta: assoluta dominanza del palco, vivaci destreggiamenti tra uno strumento e l’altro; un’interpretazione teatrale non arrogante; e la voce, quella voce che è prova tangibile che un ragazzo come Piva nasce per fare il cantautore e ha tutto il diritto di sognare “di guardare il mondo da lassù, da un palco”. E il 17 maggio è stato un altro di quei giorni in cui gli occhi di quel ragazzo realizzano che i suoi sogni son già realtà.
Al vincitore assoluto di premio Lucio Dalla sono state riservate: l’iscrizione all’albo d’oro del premio ; la partecipazione canora o musicale come ospite d’onore alle selezioni dell’edizione successiva e la segnalazione a direttori artistici e produttori discografici nazionali convenzionati e il disco vinile a 33 giri personalizzato, simbolica targa del premio. Alla manifestazione, ha partecipato anche Claudia Scaglioni, cugina non erede di Lucio Dalla che ha reso un omaggio commuovente alla memoria del cantante con la lettura di una lettera a lui dedicata.
“Mi sento di ringraziare in particolare il trio Free Beat e l’amico concittadino Giuseppe Mongi, batterista che per entrambi i pezzi è stato al mio fianco a registrare batteria e percussioni. Grazie a Manuel Auteri, William Manera e Maurizio Meli per questi tre giorni dedicati alla memoria di Lucio. Ma soprattutto grazie a chi ha condiviso con me quest’esperienza.