Gela. Una scelta di democrazia. Davanti agli affronti sempre più gravi subiti dalla senatrice Liliana Segre, i consiglieri di “Una Buona Idea” Davide Sincero e Rosario Faraci chiedono che l’amministrazione comunale le conceda la cittadinanza onoraria. Un messaggio importante nei confronti di una delle poche sopravvissute alle deportazioni nazifasciste, al centro di vergognosi attacchi antisemiti. “È questione di pochi anni e poi non ci saranno più testimoni in vita della Shoah. Già oggi, il loro racconto, la storia della loro esperienza nel girone infernale più drammatico della storia contemporanea – dicono i consiglieri – suscita una crescente indifferenza. La senatrice Liliana Segre ha vissuto e porta con sé tutto l’orrore dell’Olocausto. Noi condividiamo il pensiero di chi ha definito la senatrice un faro per la femocrazia, fu lei stessa a dire “ho paura della perdita della democrazia, perché io so cosa vuole dire la non democrazia”. A tal proposito la sensazione che si prova a leggere i numerosi forum di discussione presenti sul web o sulle pagine facebook ci fa rendere conto che il concetto di democrazia non è mai così scontato”.
Sincero e Faraci ricordano il ruolo importante che la città ha vissuto nella resistenza al nazifascismo e con più forza ritengono che la senatrice debba diventare cittadina gelese. “La nostra città è stata determinante per la liberazione dal nazifascismo tanto che anche due nostri concittadini hanno vissuto l’orrore di essere deportati e non può pertanto rimanere indifferente – concludono – come da lei stesso detto spesso l’indifferenza è più colpevole della violenza stessa”. Adesso, tocca all’amministratore dare una risposta.