Gela. Hanno chiesto ai giudici della Corte di Cassazione di rivedere le misure impostegli al termine del blitz antidroga “Boomerang”. Il trentaduenne Salvatore Gambino e il ventinovenne Bartolomeo Palmieri sono stati arrestati dai carabinieri, che hanno messo a segno l’operazione, coordinati dai pm della Dda di Caltanissetta. Secondo le accuse, avrebbero avuto ruoli importanti nella presunta organizzazione, che sarebbe stata capeggiata dal quarantaseienne Giacomo Gerbino. I giudici del riesame di Caltanissetta hanno confermato la custodia cautelare in carcere e adesso i legali dei due indagati, gli avvocati Carmelo Tuccio, Giovanni Cannizzaro e Angelo Cafà, hanno scelto la via dei magistrati romani. Secondo le difese, non ci sarebbero i presupposti per la conferma della detenzione in carcere.
Per gli investigatori, Gambino avrebbe fatto da spalla a Gerbino, mentre Palmieri si sarebbe occupato del trasporto di droga, ma anche delle trattative per almeno una compravendita. Vicende che i pm della Dda nissena contestano nell’ordinanza che ne ha disposto l’arresto e la detenzione.