Gela. L’ultimo caffè è stato servito con… l’amaro in bocca. Tra un pizzico di commozione ed anche malinconia. Chiude a Gela uno dei bar più antichi ed apprezzati, nel salotto della città. Il Bar Taormina ha abbassato la propria saracinesca. Strozzato da una crisi economica generale che ha svuotato il centro storico, l’avanzare dell’età e l’impossibilità di avere un ricambio generazionale, il bar di corso Vittorio Emanuele, di fronte la centralissima piazza Umberto, ha deciso di dire basta.
Chi scrive era anche cliente di un bar dove il caffè era un’arte e la gentilezza del suo autore, Filippo Russello, le peculiarità. “Avevo 14 anni quando ho iniziato a lavorare in questo bar – ci racconta con un pizzico di emozione – prima di me c’era mio padre. Questa è stata la mia seconda casa. Conosco i clienti uno per uno. I loro gusti, l’affetto mostrato in tutti questi anni”.
Ad aiutarlo la moglie e le figlie ma a 74 anni ha deciso di fermarsi. Nella decisione ha inciso un po’ tutto. La stanchezza, il calo di vendite (la piazza è semideserta già dal primo pomeriggio), i costi che quasi superano i ricavi e le difficoltà nel poter anche far ereditare il bar.
Fino alla fine sperava che qualcuno, anche in gestione, continuasse a far vivere il Bar Taormina, ma due giorni fa la saracinesca si è abbassata e quel caffè fumante, cremoso, che non ti lascia il retrogusto in gola sarà solo un piacevole e malinconico ricordo. Buona pensione signor Russello… e grazie per i suoi ottimi caffè!
