Gela. Lascia il carcere di contrada Balate e viene trasferito ai domiciliari nella sua abitazione. Il ventiduenne Paolo Biundo, arrestato con l’accusa di tentata rapina, è stato sentito davanti al giudice delle indagini preliminari Fabrizio Molinari.
Trasferito ai domiciliari. Venne bloccato dal titolare dell’hotel Sole e dai carabinieri del reparto territoriale dopo aver estratto un coltello nel tentativo di accaparrarsi l’incasso del bar della struttura del lungomare Federico II. “Il coltello – ha spiegato davanti al gip – lo avevo trovato poco prima e non l’ho estratto nel bar. Ho reagito solo al titolare che stava per aggredirmi”. Questa la versione del giovane, difeso dall’avvocato Davide Limoncello. Deve rispondere anche di resistenza e dell’aggressione ai carabinieri intervenuti. “Ero molto arrabbiato con mia madre – ha precisato – è stata una reazione istintiva”. Proprio il legale del giovane ha chiesto la sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere con quella ai domiciliari.