Gela. Un piccolo manufatto, realizzato nei pressi di un fabbricato, era costato l’indagine penale alla donna proprietaria degli immobili. Le accuse nei suoi confronti, però, sono cadute ben prima di arrivare ad una pronuncia di merito. I pm della procura hanno chiesto e ottenuto l’archiviazione, escludendo la sussistenza dell’abuso edilizio, segnalato dagli agenti della municipale. Il gip ha dato seguito alle indicazioni dei magistrati, ma anche alla linea sostenuta dai legali di difesa, gli avvocati Angelo Cafà e Massimiliano Falvo. La donna, nel corso di un interrogatorio richiesto appositamente, ha dato tutte le spiegazioni.
I legali, con attività di indagine difensiva, sono risaliti alle cartografie e ai dati informatici usati per individuare la presenza del manufatto ritenuto abusivo, realizzato già da almeno dieci anni. I difensori hanno dimostrato, inoltre, l’avvio di una procedura di sanatoria amministrativa, che ha confermato l’assenza di possibili violazioni.
Non avendo degli addetti alla municipale con un instruzione adeguata, questi sono i risultati.
Spero che almeno la signora venga risarcita per il tempo perso…