Gela. Il caso della proroga Via ferma da mesi al Ministero dell’ambiente ha da settimane ormai dei risvolti strettamente politici, mentre decine di lavoratori rischiano il posto. La deputata nazionale Giusi Bartolozzi “sfida” anche gli esponenti del suo stesso partito e non risparmia critiche al Pd. “Il ministro Provenzano in città per merito del Pd? Rimango basita – dice – il Pd locale dimentica di essere forza di maggioranza e quindi avrebbe dovuto pretendere la firma del ministro Costa per la procedura Via-Vas sulla base gas del progetto “Argo-Cassiopea” che attendiamo oramai da settimane, piuttosto che edulcorare la solita passerella politica”. L’affondo diretto è contro il deputato regionale Michele Mancuso, che nelle scorse ore ha parlato di assenza della deputazione nazionale, riferendosi indirettamente alla stessa parlamentare.
“Ricordo che proprio lui, in disprezzo di precise indicazioni del presidente Berlusconi, ha sostenuto a Gela, facendo asse con la sinistra, la candidatura del sindaco Lucio Greco – dice Bartolozzi – che sta dimostrando, anche in questa vicenda, come su quella del definanziamento di significative misure per il nostro territorio, di non essere tecnicamente all’altezza del ruolo rivestito. Noi, parlamentari nazionali di centrodestra, siamo forza di opposizione attenta e responsabile. Si informi a Roma, l’onorevole Mancuso, delle innumerevoli interlocuzioni avanzate. Lui che a Gela sta con la maggioranza di sinistra e dunque di governo, cosa sta facendo? Interroghi sé stesso prima di rivolgere sterili quanto ingiustificate accuse a chi lavora con onestà e dedizione per il proprio territorio, senza null’altro a pretendere”. Sulla firma della proroga, al momento, non ci sono indicazioni di nessun tipo dal ministero.
