Gela. L’avvio dell’udienza preliminare è slittato a gennaio. Il gup del tribunale di Caltanissetta dovrà valutare la posizione dei presunti sodali del boss Salvatore Rinzivillo, accusati di aver organizzato un vasto traffico di sostanze stupefacenti, con base soprattutto all’estero. I provvedimenti di custodia cautelare vennero emessi a conclusione dell’inchiesta “Extra fines-Cleandro”, una delle tante ramificazioni investigative che riguardano i presunti affari di Salvatore Rinzivillo e dei suoi più stretti referenti. Gli affari della famiglia sono stati ricostruiti dai pm della Dda di Caltanissetta e dai colleghi romani. Quello che viene ritenuto il nuovo reggente dell’omonima famiglia di mafia chiederà di essere giudicato con il rito abbreviato. La scelta verrà formalizzata in udienza dal suo legale di fiducia, l’avvocato Roberto Afeltra. Insieme al cinquantanovenne, fratello degli ergastolani Antonio Rinzivillo e Crocifisso Rinzivillo, dal gup si presenteranno Ivano Martorana, Paolo Rosa, Riccardo Ferracane, Giuseppe Cassaro, Mario Cassaro, Nicola Gueli, Salvatore Gueli, Vincenzo Spiteri, Gabriele Spiteri e Francesco Doddo. Dalla Germania, i rifornimenti illeciti venivano poi destinati all’Italia.
Rinzivillo avrebbe avuto a disposizione referenti in diverse regioni, dal Lazio alla Sicilia. In terra tedesca, si sarebbe servito di siciliani, ormai da anni presenti sul territorio. Anche in questo caso, come già emerso al termine dell’inchiesta “Extra fines-Druso”, i suoi “soldati” di fiducia sarebbero stati Ivano Martorana e Paolo Rosa.