Gela. Una norma regionale, da poco approvata in finanziaria, ne consente la stabilizzazione, ma non è stata ancora attuata. I sindacalisti dell’Ugl Fna e i lavoratori della Camera di Commercio locale e della sede di Caltaissetta mantengono lo stato di agitazione. “Ad oggi non si hanno ancora i riscontri istituzionali, che avrebbero già dovuto esserci a seguito dell’ultimo incontro prefettizio avvenuto il 19 novembre scorso in occasione della procedura di raffreddamento – dicono i sindacalisti Filippo Crucillà e Salvatore Lauria – laddove l’Ugl Fna in maniera del tutto collaborativa, aveva dichiarato di mantenere lo stato di agitazione al solo fine di scongiurare lo sciopero e per dare la possibilità al prefetto, in collaborazione con l’ente camerale, di interagire nelle giuste sedi istituzionali affinché si trovasse una soluzione propedeutica al superamento dei vuoti burocratici che verosimilmente ostacolano l’applicazione della legge regionale 17/2019 che riguarda la stabilizzazione dei quarantuno lavoratori precari in servizio presso la Camera di Commercio di Caltanissetta e Gela”.
Sindacalisti e lavoratori chiedono certezze, dopo un ventennio di precariato. “I lavoratori oggi hanno avuto finalmente riconosciuto il diritto normativo ad essere stabilizzati in pianta organica – continuano – e ciò in ottemperanza a quanto la legge stabilisce, superando così la paura della scadenza contrattuale che avverrebbe il prossimo 31 dicembre. Ad oggi non si hanno ancora le notizie istituzionali circa l’applicazione della legge e queste inerzie recano preoccupazione e concitazione ai dipendenti interessati, meritabili delle dovute attenzioni istituzionali”. Viene confermato lo stato di agitazione e non si esclude un nuovo sciopero.