Gela. Se fosse dipeso dalla sola città di Gela Bersani sarebbe già il candidato premier del centro sinistra. Nei tre gazebo hanno votato in 2119. Una scheda bianca e sette nulle. Bersani ha ottenuto 1400 preferenze, il 66,07 per cento; Renzi 534 (25,20 per cento); Vendola 123 (5,8 per cento), Tabacci 39 (1,84 per cento) e Puppato 15 (0,71 per cento).
Non ci sono stati, al contrario delle primarie per scegliere il candidato sindaco, resse e polemiche. Di certo si afferma la leadership dello zoccolo duro del Pd. I rottamatori sono in crescita, ma non sembrano in grado di contrastare in città i bersaniani. «E’ stato un vero esempio di democrazia partecipata – dicono il segretario Giampaolo Alario, la Presidente del Primo Circolo Claudia Caizza – Nel gazebo di Caposoprano l’affluenza è stata perentoria e costante lungo tutto l’arco della giornata, a conferma che gli strumenti sono utili alla causa democratica se corretto e sincero ne è l’utilizzo stesso, in barba a futili dietrologie ed a derive qualunquistiche che altrimenti saranno destinate a prevalere. Li invitiamo ad esprimersi nuovamente anche domenica prossima, in vista del ballottaggio tra Bersani e Renzi. Domenica a prescindere dall’esito finale tra i due concorrenti, a vincere sarà il Partito Democratico e la coalizione di Centro-Sinistra chiamata a guidare l’Italia nei prossimi anni, destinati ad essere decisivi per il nostro futuro».