Gela. Rimane ai domiciliari all’interno della propria abitazione, monitorato dal bracciale elettronico, il trentaseienne Giuseppe Scilleri, accusato di tentato omicidio per aver colpito con la lama di un coltello sia il fratello
della sua compagna che la stessa donna. Dopo la revoca della custodia cautelare nel carcere di contrada Balate e il trasferimento ai domiciliari, i giudici del tribunale della libertà di Caltanissetta hanno detto no alle richieste formulate dal suo legale di fiducia, l’avvocato Filippo Spina. Il difensore, già davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale Fabrizio Molinari, aveva sottolineato l’assenza degli elementi necessari a contestare l’accusa di tentato omicidio.
Stando alla linea di difesa, l’indagato avrebbe solo risposto ad un’aggressione organizzata ai suoi danni alla presenza anche di una terza persona coinvolta.
Non a caso, era stata chiesta la rideterminazione dell’accusa in lesioni. Adesso, i giudici nisseni del riesame hanno confermato l’ordinanza emessa dal gip Molinari, senza accogliere le osservazioni mosse dal legale del trentaseienne. A questo punto, non è da escludere un eventuale ricorso in cassazione.