Gela. “Qualora la tariffa dell’acqua all’ingrosso dovesse subire una variazione rispetto a quella finora applicata, eventuali differenze non potrebbero che generare esclusivamente dei conguagli, positivi o negativi, nell’ambito delle successive determinazioni tariffarie. Ciò in linea con quanto previsto dalla normativa che regola il servizio idrico e dall’Arera”. A dirlo sono i vertici di Siciliacque, ricordando che già lo scorso 16 luglio, con una nota inviata alle Ati e ai gestori d’ambito, avevano fornito chiarimenti sugli effetti della sentenza emessa dal Consiglio di giustizia amministrativa. I manager della società del sovrambito mettono subito le distanze rispetto a quanto comunicato ieri dal consiglio dell’Ati.
“La decisione dei giudici – ribadisce la società – non è entrata nel merito della congruità della tariffa del servizio idrico di sovrambito 2016-2019, e quindi del relativo importo, ma ha riguardato unicamente l’identificazione del soggetto competente ad approvarla”. Siciliacque, pertanto, rassicura Ati, gestori e utenti che “saranno attivati tutti i meccanismi previsti dal sistema regolatorio”.