Gela. Vennero bloccati mentre tentavano di allontanarsi dall’area industriale di Butera, con un carico di ferro e altri materiali. Per Alessandro Piscopo e Salvatore Gravagna è scattata l’accusa di tentato furto. Vennero arrestati dai poliziotti del commissariato, arrivati nella zona di contrada Burgio. Il giudice Marica Marino, a conclusione dell’istruttoria dibattimentale, li ha condannati. Un anno e dieci mesi di reclusione a Gravagna e un anno e sette mesi per Piscopo. Ad entrambi è stata riconosciuta la continuazione tra i reati che gli venivano contestati. E’ stata esclusa, invece, la recidiva. Richieste di pena più elevate sono arrivate dal pm Tiziana Di Pietro, che ha confermato la responsabilità di entrambi. Già dopo l’arresto, risalente a tre anni fa, spiegarono di aver caricato il materiale, ritenendo che fosse incustodito. L’accesso all’area non sarebbe stato controllato.
I legali che li rappresentano, gli avvocati Maria Elena Ventura e Lia Comandatore, hanno ricostruito quanto accaduto. I responsabili dell’azienda che avrebbe subito il danno dal furto non hanno mai sporto denuncia, così è stato spiegato dai banchi della difesa. Un particolare ribadito in aula, durante le conclusioni. Il giudice, però, ha riconosciuto la responsabilità di entrambi, già con precedenti dello stesso tipo.
