Gela. Non hanno esitato a colpirla con pugni alla testa e calci in diverse parti del corpo. La vittima, una donna (W. X. Le sue iniziali) trentenne di nazionalità cinese sarebbe stata aggredita perché si era accorta che i due stavano cercando di rubare alcuni indumenti all’interno del suo negozio di via Parioli, nel rione Caposoprano.
La malcapitata non ha potuto nulla per sottrarsi alla ferocia dei suoi aggressori. Al momento dell’irruzione furtiva era sola e, secondo le prime indiscrezioni, non c’erano altri clienti. Condizione ideale per i malviventi che hanno agito indisturbati.
Si sono lanciati contro l’incolpevole donna che si sarebbe accorta delle loro intenzioni. L’hanno immobilizzata e colpita ripetutamente a calci e pugni, prima di allontanarsi per le vie circostanti e fare perdere le proprie tracce.
A seguito della colluttazione per la trentenne cinese si è rivelato indispensabile fare ricorso alle cure mediche del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. I sanitari del pronto soccorso di via Palazzi hanno effettuato esami radiologici approfonditi alla donna che, in un primo momento, avrebbe accusato anche principi di svenimento. Un controllo più approfondito della Tac ha permesso di scongiurare la presenza di eventuali emorragie interne, con particolare riferimento alla testa.
La titolare del negozio di via Paioli, se l’è cavata con traumi allo zigomo sinistro a al setto nasale ma non ha riportato nessuna frattura. Dopo i necessari controlli, la trentenne di nazionalità cinese si è allontanata volontariamente dal pronto soccorso. I medici dell’unità operativa di prima emergenza dell’Azienda sanitaria provinciale hanno inviato una denuncia dell’accaduto direttamente all’autorità giudiziaria che potrebbe decidere di fare luce sulla vicenda avviando una inchiesta.
La donna si sarebbe recata autonomamente in ospedale, dove è stata raggiunta da un suo connazionale. Secondo i medici, a seguito delle ferite riportate nella colluttazione con i due presunti rapinatori, la commerciante trentenne dovrebbe rimanere a riposto per una settimana. In un’altra circostanza si era verificata una colluttazione all’interno di un centro commerciale cinese che opera in città.
In quell’occasione furno cinque le persone costrette alle cure del Pronto soccorso tra le quali due commercianti cinesi che denunciarono l’accaduto agli agenti del commissariato di polizia.