Pisa. Diciotto anni di reclusione per il vigilantes quarantottenne Daniele Sodi. E’ questa la richiesta formulata, a conclusione della sua requisitoria in aula, dal pubblico ministero Giancarlo Dominijanni.
I rapporti tesi tra gli ex. L’imputato è accusato di tentato omicidio perché, lo scorso marzo tra i viali dell’ospedale Santa Chiara, avrebbe cercato di uccidere, colpendola alla gola con la lama di un taglierino, l’ex moglie, la gelese Sara Daino. La donna, da tempo residente in Toscana, lavora per conto di una società di servizi attiva all’interno della struttura ospedaliera. I due si erano da tempo separati e, stando all’accusa, Sodi non avrebbe accettato di buona grado la rottura del rapporto.
E’ il turno della difesa. In sostanza, secondo il pm, l’imputato si recò al Santa Chiara per cercare di uccidere l’ex. La donna si è costituita parte civile in giudizio. Adesso, spetterà alla difesa concludere nell’interesse dell’imputato davanti al collegio del tribunale di Pisa che dovrà emettere il verdetto.