Gela. Una serie di violenze nei confronti della moglie che aveva deciso di allontanarlo dall’abitazione di famiglia sono costate care a G.T. L’uomo, già condannato a tre anni di reclusione dai giudici del tribunale, è stato nuovamente riconosciuto colpevole dai magistrati della corte d’appello di Caltanissetta.
Questa volta, però, i giudici gli hanno inferto un anno di reclusione, riducendo la pena di primo grado. Il suo difensore, l’avvocato Carmelo Tuccio, è riuscito a far emergere particolari, legati alla quotidianità familiare dei coniugi in rottura, che hanno smorzato le accuse. Le violenze, comunque, si sarebbero ripetute in un periodo temporale di almeno tre anni: fino a far scattare la denuncia da parte della moglie vessata.
Inutili, da questo punto di vista, sarebbero stati i tentativi dei figli tutti finalizzati a far desistere il padre.
